James Clerk Maxwell, fisico e matematico scozzese, nacque ad Edimburgo nel 1831 e morì a Cambridge nel 1879.
Studiò all'accademia ed all'università di Edimburgo fino al 1850, indi passò a
Cambridge dove si laureò nel 1854.
Dal 1856 al 1860 insegnò filosofia naturale ai collegi di Marischal, Aberdeen, e
dal 1860 al 1868 fisica ed astronomia al Collegio reale di Londra.
Nel 1871 gli venne affidata la cattedra di fisica sperimentale a Cambridge, dove
sotto la sua guida vennero predisposti i piani del Laboratorio Cavendish.
Una spiccata genialità portò Maxwell ad occuparsi di vari campi della fisica e principalmente di quello della elettricità.
Appena quindicenne si fece notare per un metodo meccanico da lui esposto per il tracciamento della ovale di Cartesio; a 18 anni pubblicò uno studio sull'equilibrio dei solidi elastici nel quale pose le basi di una delle più singolari scoperte che fece in seguito, ossia la temporanea doppia rifrazione prodotta nei liquidi viscosi dalla sollecitazione di taglio.
Nel 1854 diede un importante saggio di matematica
pura in uno studio sulla trasformazione delle superfici soggette a flessione ed
dello stesso anno la pubblicazione della sua prima memoria sulla linea di forza
di Faraday relativa a quelle ricerche nel campo elettrico che dovevano portarlo
più tardi alle sue grandi ipotesi.
Indi si dedicò all'astronomia e venne premiato nel
1859 per uno studio originale sulla stabilità degli anelli di Saturno, fece
ricerche sulla percezione dei calori e diede grande sviluppo alla teoria
cinetica dei gas enunciando la legge sulla distribuzione della velocità delle
molecole di un gas.
E' del 1864 una sua pubblicazione nella quale
appare il primo tentativo di una teoria fisica dell'elettromagnetismo, teoria
che venne via via sviluppata per prendere la sua formula più completa nel 1873
nel famoso trattato" Elettricità e Magnetismo", ossia la teoria elettromagnetica
della luce con la quale le onde luminose vengono identificate alle onde
elettromagnetiche, teoria derivata dalle due famose equazioni di Maxwell sui
fenomeni elettrici e magnetici, la prima delle quali esprime il fatto che le
correnti elettriche ed i campi elettrici variabili producono un campo magnetico,
mentre dalla seconda deriva il fatto che i campi magnetici variabili generano
forze elettromotrici.
Di grande importanza sono inoltre le relazioni di Maxwell tra la velocità di propagazione di un'onda elettromagnetica in un dielettrico e la velocità di propagazione di tale onda nel vuoto, la regola di Maxwell, secondo la quale un circuito tende sempre a spostarsi nella direzione tale da rendere massimo il flusso magnetico attraverso lo stesso, il teorema di Maxwell, sugli spostamenti di un sistema elastico sotto l'azione di forze e sul quale si basa il procedimento per la costruzione della linea d'influenza delle deformazioni.
Di particolare rilievo sono i suoi contributi all'elettromagnetismo ed alla
teoria cinetica dei gas.
"Matter and motion", scritto nel 1877, è un brillante tentativo di presentare in forma divulgativa alcuni concetti fondamentali e nello stesso tempo un classico manifesto della concezione meccanicistica.